Ritrova l'armonia praticando lo Yoga

L'estate è la stagione della luce e dei colori, in cui la natura si manifesta in tutto il suo splendore; siamo invogliati a stare all’aperto, a goderci il sole e la vita fino a tardi!

Ma è anche la stagione del caldo, soprattutto negli ultimi anni a causa del surriscaldamento globale, dominata dall’elemento “fuoco”, chiamato Pitta nell’Ayurveda, la scienza sorella dello Yoga.

Sappiamo che il “fuoco” è fondamentale per la salute del nostro organismo e della nostra psiche, perché favorisce la digestione (non solo intesa in senso strettamente fisico, ma anche come elaborazione delle esperienze) e ci dona forza di volontà, entusiasmo e gioia di vivere. Una vita senza fuoco sarebbe letteralmente una vita un po’ spenta!

Quando però è in eccesso, possiamo sperimentare effetti spiacevoli.

D’estate, infatti, la pelle si disidrata, tende a seccarsi e arrossarsi, la sudorazione aumenta, la respirazione diventa spesso faticosa, ci sentiamo stanchi e spossati e, talvolta, insorgono fastidi digestivi; sul piano mentale, a meno che non siamo in vacanza al fresco, potremmo sentirci più nervosi, irritabili, agitati, meno lucidi ed efficienti.

Lo yoga ci viene in aiuto

È possibile bilanciare gli effetti del caldo e ritrovare equilibrio e armonia (sia fuori che dentro), modificando la nostra pratica Yoga in questo periodo dell’anno? La risposta è positiva. Anzitutto, è fondamentale scegliere il momento giusto per praticare, prediligendo le prime ore del mattino oppure il tramonto, in modo da godere di temperature più miti.

È importante anche posizionare il tappetino in una zona ombreggiata, proteggere la pelle con dei solari con fattore di protezione medio/alto e disporre di una borraccia con acqua a temperatura ambiente o appena fresca, per idratarci spesso. Se si pratica al chiuso, invece, meglio evitare l’aria condizionata, perché potrebbe causare contratture, ma soprattutto perché è totalmente priva di prana, quindi deprivata del suo potere rivitalizzante, meglio usare un ventilatore. Inoltre, in estate è consigliabile evitare le pratiche troppo intense e dinamiche: non è il momento di fare sforzi, ma quello di rallentare, allungare dolcemente i muscoli, resi più elastici dal calore, usare il respiro per rinfrescare e ossigenare il corpo, lasciare andare ogni atteggiamento competitivo e imparare a godere della pratica senza attaccamento al risultato.

La pratica

La sequenza proposta prevede un pranayama rinfrescante, due posizioni di riscaldamento e una serie di asana, prevalentemente a terra, per portare radicamento e stabilità, e dei piegamenti in avanti, che non solo stimolano il secondo chakra e l’elemento acqua, favorendo la fluidità, ma attivano il sistema nervoso parasimpatico, quello del rilassamento, della digestione e della rigenerazione.

Se eseguite con il giusto atteggiamento, ovvero con l’intenzione di raggiungere l’armonia, queste posizioni aiutano a ritrovare agio nel corpo e pace nella mente. Per questo fine sono molto utili anche le affermazioni abbinate a ogni asana, così come prevede l’Ananda Hatha Yoga, basato sugli insegnamenti del Maestro indiano Paramhansa Yogananda. Come evidenziano le neuroscienze, infatti, ripetere mentalmente delle semplici frasi positive ci aiuta a plasmare il cervello, cancellando vecchi “solchi neuronali” disfunzionali, e creando nuovi schemi di pensiero, che ci portano a compiere nuove azioni e, di conseguenza, a creare una nuova realtà, più armoniosa.

Durante ogni posizione è importante seguire alcuni passaggi: troviamo il corretto allineamento fisico, per evitare di farci male; manteniamo il respiro calmo e regolare; creiamo il giusto equilibrio tra le spinte (ovvero i muscoli attivati) e il rilassamento; percepiamo il tipo di energia creata dalla posizione e scopriamo come ci fa sentire; ripetiamo l’affermazione mental- mente, sentendo che esprime una qualità interiore.

In questo modo, la pratica diventa un viaggio di consapevolezza sempre più profondo, che parte dal corpo fisico, tra- sforma la mente e ci riconnette alla nostra essenza, ovvero allo Spirito.

Buona pratica!

La Sequenza

1. SITKARI PRANAYAMA (il respiro rinfrescante)

ESECUZIONE: cominciamo la pratica assumendo una posizione seduta con le gambe incrociate, avendo cura che il bacino sia più in alto delle ginocchia. Prendiamoci il tempo di qualche respiro naturale, per “atterrare” non solo fisicamente, ma anche mentalmente nello spazio del tappetino. Quando ci sentiamo pronti, serrando le arcate dentali tra loro e premendo la lingua sui denti, inspiriamo con energia dalla bocca per 4 secondi, producendo un sibilo e percependo l’aria che rinfresca palato e gola. Rilassando la bocca, manteniamo l’apnea a polmoni pieni finché risulta confortevole, e poi espirando dalle narici, contiamo ancora 4 e immaginiamo di inviare aria fresca nel corpo e nel cervello.

BENEFICI: questo pranayama non solo rinfresca il corpo quando fa caldo, ma anche il sistema nervoso, calmandolo. N.B. Chi è incinta dovrebbe saltare la fase dell’apnea.

2. SUPTA PADANGUSTASANA (piede alla mano da sdraiati)

ESECUZIONE: da supini, portiamo il piede destro nella cintura, tenendolo a martello, e stendiamo la gamba verso l’alto. A ogni inspirazione contraiamo il quadricipite e nella espirazione avviciniamo gentilmente la gamba al petto. Se c’è molta tensione, possiamo flettere un po’ il ginocchio o allontanare la gamba dal corpo. Restiamo in posizione per 8-10 respiri e poi ripetiamo dall’altro lato, prendendoci prima una piccola pausa, per “assaporare” la differenza tra una gamba e l’altra.

BENEFICI: allunga tutta la muscolatura posteriore della gamba (ischiocrurali e polpacci), libera il bacino e la zona lombare, rafforza il quadricipite.

3. CHAKRAVAKASANA (posizione del Gatto e della Mucca)

ESECUZIONE: partendo da sdraiati, con un dondolino ci portiamo seduti e da lì in quadrupedia, avendo cura di allineare le mani sotto le spalle, le ginocchia sotto le anche e i piedi con le ginocchia. Facendo partire il movimento dal coccige, inspirando, portiamo il coccige in alto inarcando la colonna e guardando in avanti; espirando, portiamo il coccige in basso e flettiamo la colonna, portando lo sguardo all’ombelico, che viene risucchiato in dentro.

BENEFICI: mobilizza dolcemente la spina dorsale in ogni suo tratto, liberandola dalle tensioni e rendendola più elastica e giovane

4.  PRASARITA PADOTTANASANA (piegamento in avanti a gambe divaricate) 

ESECUZIONE: dalla quadrupedia ci portiamo in piedi e divarichiamo le gambe, tenendo i piedi paralleli e gli alluci allineati. Inspirando, solleviamo le braccia verso l’alto, espirando ci pieghiamo in avanti fino al primo punto di tensione, con la schiena dritta e le mani dietro le cosce. Facciamo qualche respiro e poi scendiamo col tronco, portando le mani alle caviglie e la testa verso terra. Se avvertiamo tensione, flettiamo le ginocchia. Dopo 8-10 respiri, usciamo dalla posizione srotolando la colonna; solleviamo le braccia e ci portiamo in un piccolo arco, con i glutei attivi e il petto aperto, per controbilanciare il piegamento. Torniamo in Tadasana (la posizione della montagna).

BENEFICI: allunga la catena cinetica posteriore, “spegne” il sistema nervoso simpatico e favorisce il rilassamento.

AFFERMAZIONE: immaginando di eliminare dalla testa tutti i pensieri che appesantiscono la mente, ripetiamo dentro di noi, «Mi rilasso e allontano ogni mia preoccupazione».

5. PARVRITTA JANUSHIRASANA (testa al ginocchio ruotata)

ESECUZIONE: sediamoci su una coperta con un piede contro l’altro nella posizione della Farfalla. Stendiamo la gamba sinistra in fuori, allineando le ginocchia tra loro; inspirando, solleviamo il braccio destro ed espirando ci pieghiamo verso la gamba tesa fino ad afferrare il piede, se necessario con l’ausilio di una cintura. Evitando di tirare, allunghiamo tutta la spina dorsale ed espandiamo il respiro nella gabbia toracica. Manteniamo la posizione 8 respiri per lato.

BENEFICI: è benefica per la schiena, tonifica il diaframma ed eleva l’energia, donando vitalità e benessere.

AFFERMAZIONE: dopo aver eseguito la posizione su entrambi i lati, ci sediamo a gambe incrociate, elevando lo sguardo verso il punto tra le sopracciglia; percepiamo equilibrio tra i due lati del corpo e i due emisferi del cervello, affermando mentalmente, «A sinistra e a destra, tutto intorno a me, l’armonia della vita mi appartiene».

6.   UPAVISHTA KONASANA (ad angolo da seduti)

ESECUZIONE: sempre seduti sulla coperta, divarichiamo le gambe tra i 90° e i 130°. Inspirando, solleviamo le braccia verso l’alto ed espirando ci pieghiamo in avanti, con la schiena dritta, portando le mani sulle gambe. Dopo qualche respiro, continuiamo a scendere con il tronco verso il basso e portiamo le mani agli alluci oppure a terra, davanti a noi. Se avvertiamo tensione, flettiamo le ginocchia. Manteniamo la posizione almeno 10 respiri.

BENEFICI: libera le anche, allunga gli adduttori, rilassa la schiena e rende la mente più aperta ed elastica.

AFFERMAZIONE: osservando le tensioni fisiche e gli eventuali giudizi che affiorano, lasciamo andare queste rigidità del corpo e della mente, un respiro alla volta. Ripetiamo, «Accolgo ogni opportunità di ulteriore crescita».

7. MATSYASANA (posizione del Pesce)

ESECUZIONE: supini, portiamo le mani sotto i glutei, allontanando le spalle dalle orecchie. Inspirando, facciamo leva sui gomiti e ci eleviamo dal petto e dal mento, aprendo tutta la regione toracica e la gola. Mantenendo le gambe e i glutei attivi, e l’addome in dentro, espandiamo la respirazione toracica, sentendoci quasi galleggiare sul tappetino. Restiamo in posizione per 8-10 respiri, poi lentamente ci portiamo in Shavasana.

BENEFICI: corregge le spalle incurvate, apre il petto risvegliando le energie del cuore, e riequilibra il quinto chakra, Vishudda, situato nella gola, donandoci pace.

AFFERMAZIONE: chiudendo gli occhi, visualizziamo il nostro corpo come un’onda di energia luminosa che fluttua leggera e libera nello spazio, e affermiamo, «La mia anima fluttua su onde di luce cosmica».

8. ANANDA BALASANA (posizione del Bambino felice)

ESECUZIONE: supini, solleviamo le gambe flesse e afferriamo l’esterno dei piedi, portandoli dolcemente verso il basso e appiattendo il sacro sulla terra. Dondoliamo a destra e a sinistra un paio di volte, massaggiando la schiena, poi ci fermiamo per godere i benefici di questa capovolta semplice.

BENEFICI: stimola la circolazione e il sistema linfatico, massaggia le viscere, distende la colonna vertebrale e ci permette di riscoprire il nostro bambino interiore, ovvero il nostro lato più giocoso e spensierato.

AFFERMAZIONE: questo asana non ha un’affermazione specifica, ma mentre la eseguiamo, possiamo percepire come ci fa sentire e creare la nostra personale affermazione. Suggeriamo, «Contatto con gioia il mio bambino interiore».

Per concludere la pratica

Dopo qualche minuto in Shavasana (la posizione del Cadavere), ci sediamo a gambe incrociate e pratichiamo Padma Mudra, il mudra del fiore di loto.

Portiamo le mani al petto e uniamo le dita per formare un bocciolo; inspirando, apriamo bene le mani, mantenendo il contatto solo tra la punta dei mignoli, la punta dei pollici e la base dei polsi.

Teniamo la posizione per qualche istante, in assenza di respiro, poi richiudiamo le dita nell’espirazione. Ripetiamo per alcuni minuti, a occhi chiusi.

Questo mudra è connesso al chakra del cuore ed è simbolo di amore, purezza e armonia; mentre lo pratichiamo, sentia- mo queste qualità espandersi in noi, fiorendo verso la Luce, proprio come un loto.

Francesca de Luca

Ex ballerina professionista, si avvicina allo Yoga e alla meditazione mossa dal bisogno di ricerca interiore; si diploma presso l’Accademia Europea di Ananda Yoga di Assisi. Negli anni approfondisce i suoi studi, crea il metodo Dance Yoga Flow e consegue il Master in Mindfulness e Neuroscienze alla Sapienza di Roma. Oggi insegna Ananda Yoga, Hatha Flow, Yin Yoga e Mindfulness a Roma e organizza workshop e ritiri in tutta Italia. Nel 2021 fonda Yogis4nature. Segue il blog Joy Times di Ananda Edizioni; nella stagione 2022- 23 partecipa al programma Uno Mattina su Rai 1. Dal 2023 collabora con Yogare, la piattaforma online che raccoglie gli insegnanti Yoga più riconosciuti in Italia ed è Brand Ambassador di Freddy.